Il cielo delle tiepide serate primaverili rappresenta una grande finestra sull’Universo extragalattico. La lontananza della Via Lattea, infatti, riduce il numero di stelle e polveri che filtrano la luce proveniente da lontane galassie. Non solo: gran parte delle stelle visibili a occhio nudo non giacciono sul piano galattico, bens? appartengono al cosiddetto alone, quella porzione della nostra galassia dalla caratteristica forma sferoidale che avvolge e interseca il disco, popolata da stelle non proprio giovani e dalla massa non grande. La diretta conseguenza di questa particolarit? ? che gran parte delle stelle che popolano l’oscuro cielo di primavera presentano una luminosit? apparente media non elevata. ? questo il caso di una piccola e antica costellazione: la Coppa.
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