

Non è infrequente trovare nelle biografie di personaggi legati all’astronomia, o alla scienza in genere, dei riferimenti a vicende che vedono coinvolte domestiche e cameriere. Ricordiamo ad esempio (nel male) l’improvvida perdita da parte di una “fantesca” dell’importante lettera che impedì a William Lassell di dedicarsi alla ricerca di Nettuno (Coelum n. 155), o la distruzione degli appunti di Bernhard Riemann sulla (possibile) dimostrazione della sua ipotesi sulla distribuzione dei numeri primi… Nel bene, c’è invece lo splendido esempio di Williamina Paton Stevens Fleming (1857-1911), di cui è da poco ricorso il centesimo anniversario della morte. Oltre agli importanti contributi alla nascente branca della classificazione stellare, a lei si deve la scoperta di uno dei più conosciuti e iconici oggetti del profondo cielo: la Nebulosa Testa di Cavallo.
Scoperta controversa, come vedremo.