La cameriera e il professore storia di emigrazione agli albori dell’astrofisica

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La cameriera e il professore storia di emigrazione agli albori dell’astrofisica
Williamina Fleming in un ritratto fotografico realizzato il 1890, quando stava per raggiungere l’apice della sua carriera all’interno delle gerarchie dell’Osservatorio di Harvard.
Williamina Fleming
Williamina Fleming in un ritratto fotografico realizzato il 1890, quando stava per raggiungere l’apice della sua carriera all’interno delle gerarchie dell’Osservatorio di Harvard.

Non è infrequente trovare nelle biografie di personaggi legati all’astronomia, o alla scienza in genere, dei riferimenti a vicende che vedono coinvolte domestiche e cameriere. Ricordiamo ad esempio (nel male) l’improvvida perdita da parte di una “fantesca” dell’importante lettera che impedì a William Lassell di dedicarsi alla ricerca di Nettuno (Coelum n. 155), o la distruzione degli appunti di Bernhard Riemann sulla (possibile) dimostrazione della sua ipotesi sulla distribuzione dei numeri primi… Nel bene, c’è invece lo splendido esempio di Williamina Paton Stevens Fleming (1857-1911), di cui è da poco ricorso il centesimo anniversario della morte. Oltre agli importanti contributi alla nascente branca della classificazione stellare, a lei si deve la scoperta di uno dei più conosciuti e iconici oggetti del profondo cielo: la Nebulosa Testa di Cavallo.
Scoperta controversa, come vedremo.