

La guerra fredda non fu solo un confronto tra sistemi politici antagonisti, ma anche una lotta tra due visioni del mondo, nelle quali la scienza e la filosofia furono, più o meno direttamente, condizionate dall’agenda politica. Ciò avveniva da entrambe le parti e, se a ovest l’accusa di comunismo poteva segnare la fine di una carriera scientifica, fu soprattutto nel sistema autoritario dell’Unione Sovietica e dei suoi satelliti che le scienze ideologicamente sensibili furono asservite al controllo politico, particolarmente nel periodo tra il 1946 e la morte di Stalin, avvenuta nel 1953.