
La causa della decisione, presa dalla XXVI Assemblea Generale dell’Unione Astronomica Internazionale, fu senz’altro la scoperta avvenuta l’anno prima di un pianeta (chiamato dapprima UB 313, e poi Eris) che nel corso di varie misurazioni si dimostrò più grande dello stesso Plutone, divenendo così il membro più importante della nuova classe dei “pianeti nani”, appositamente creata.
Il 6 novembre scorso, però, la prevista occultazione da parte di Eris di una stella di mag. +17 ha messo di nuovo in dubbio la supremazia su Plutone in fatto di dimensioni. Dell’intera vicenda ci parla in questo articolo lo stesso Michael Brown, lo scopritore di Eris e di altri grandi transnettuniani.