
La bellezza, in astronomia, si manifesta attraverso diverse modalità e può essere ricercata sotto tanti punti di vista: l’aspetto osservativo è sicuramente “sopra” gli occhi di tutti e appare “bello” anche a chi non va a ricercare nozioni, conoscenze o ipotesi. Quando si accetta di calarsi, o meglio elevarsi, anche in aspetti conoscitivi più profondi e meno apparenti, è lì che l’astronomia assume tutta la propria forza e riesce a colpire la nostra ratio nei più disparati modi, stimolando domande e pensieri. Uno di questi modi consiste nel porre la persona di fronte a concetti e osservazioni che, per essere conosciuti e (spesso parzialmente) compresi, necessitano di poggiarsi su qualcosa che, paradossalmente, è almeno altrettanto poco noto. Si scopre allora che il cielo stellato è soltanto la copertina di un libro di miliardi di pagine e che pochissime pagine portano a una soluzione: tutto il resto sono domande aperte…