La Via Lattea ripresa da Pian dei Buoi 1 luglio 2014, sopra un manto di nubi illuminate dall’inquinamento luminoso sottostante. Posa di 20 secondi, lunghezza focale 12 mm, f/2,8 ISO 2000. Crediti: Giorgia Hofer
La Via Lattea ripresa da Pian dei Buoi 1 luglio 2014, sopra un manto di nubi illuminate dall’inquinamento luminoso sottostante. Posa di 20 secondi, lunghezza focale 12 mm, f/2,8 ISO 2000. Crediti: Giorgia HoferIn questo periodo così particolare e strano, in cui tutto è rallentato a causa della critica situazione sanitaria in cui ci troviamo, abbiamo il tempo di ragionare su molte cose. La velocità con cui viviamo sempre ogni situazione, dal lavoro alla vita privata, dallo sport alle passioni, rischia di farci perdere i migliori momenti delle nostre giornate.
Una cosa che l’astronomia invece mi ha sempre insegnato è l’attendere pazientemente il verificarsi degli eventi in base alle regole e ai tempi della natura. I momenti più belli sono quelli in cui attendi che il cielo si faccia buio, o che la Luna spunti dalle pendici di una montagna. Poi, quando ti accorgi che il luogo che hai scelto per l’osservazione è perfetto, allora lì, in quel momento, esplode la felicità. E si scatena anche quando sei in un luogo buio al punto che non riesci a contare le stelle che vedi sopra la tua testa perché sono talmente tante che calcolarle sarebbe impossibile. Sono consapevole che per molte persone questo sia qualcosa di mai visto o solo un lontano ricordo.