

Attesissimo ormai da mesi, il piccolo asteroide 2012 DA14 ha stabilito il record di massimo avvicinamento al nostro pianeta per oggetti di dimensioni pari o superiori a qualche decina di metri. Il 15 febbraio scorso, alle 21:25 (ora italiana) è passato infatti 27 743 km al di sopra dell’Indonesia, attraversando i margini della “nuvola” di 15 000 oggetti, tra satelliti e detriti spaziali, che orbitano la regione di spazio circumterrestre, senza procurare danni, né diretti né indiretti (il satellite più vicino se l’è visto passare a 1950 km di distanza); l’asteroide si è poi tranquillamente allontanato dal sistema Terra-Luna, dopo avervi trascorso 33 ore in tutto. Il minuscolo pianetino ha raggiunto una magnitudine massima di +7,2, muovendosi dalla Vergine in direzione dell’Orsa Minore alla velocità di 0,8 gradi al minuto, ed è stato ovviamente seguito con ogni tipo di strumento da amatori e professionisti, tanto che in poche ore si è riusciti a raccogliere una mole di dati così importante da ricostruire con straordinaria precisione nei giorni successivi elementi quali la velocità, eventuali indizi di rotazioni su assi, variazioni di albedo o traccia di attività sismica indotta dal campo gravitazionale terrestre.