Il Finale della Missione

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30 settembre 2016 Rosetta impatta sulla cometa

Con la cometa 67P impegnata nella lunga scalata verso l’afelio della sua orbita, Rosetta è ogni giorno più lontana dal Sole, tanto che i suoi pannelli solari presto non saranno più in grado di generare abbastanza energia da tenerla in vita. Alla fine di agosto, Rosetta era in grado di produrre 936 W contro i 630 W necessari ad alimentare le sue funzioni vitali. L’energia a disposizione, però, sta rapidamente diminuendo, con una perdita media di 4 W al giorno. Dopo aver valutato questo e altri fattori – tra cui l’ormai avanzata età della sonda e un’imminente congiunzione solare che interromperebbe le comunicazioni per almeno un mese – gli scienziati hanno preso la difficile decisione di porre fine all’avventura di Rosetta. Il 9 agosto 2016, la sonda ha traslocato in un’orbita a pochi chilometri dalla superficie della cometa, eseguendo 15 sorvoli molto ravvicinati. In uno di questi sorvoli, quello del 5 settembre, la sonda è passata a soli 3,9 chilometri dal centro della cometa, e quindi a meno di due chilometri dalla superficie. Avventurandosi fino a distanze dal nucleo così ridotte, Rosetta ha esplorato regioni del campo gravitazionale della cometa mai visitate prima, se non da Philae. Di conseguenza,
gli ingegneri hanno dovuto navigare la sonda usando modelli incompleti o approssimativi, tanto che in alcuni punti Rosetta ha raggiunto un errore nel suo assetto di ben otto gradi – troppi per garantire la corretta posizione degli strumenti rispetto al nucleo e dell’antenna rispetto alla Terra.