

Le Dolomiti sono le montagne più belle del mondo. Ad affermarlo non sono soltanto io, che ci vivo in mezzo e che potrei quindi essere considerato di parte, ma tanti famosi alpinisti abituati a scalare pareti più grandi e tecnicamente anche molto più difficili, ma per i quali le altre montagne non danno lo stesso appagamento estetico che sanno invece regalare i “Monti Pallidi”. Molti, sbagliando, associano la loro
localizzazione al Trentino Alto Adige. Invece benl’80% della loro superficie si trova in Veneto e più precisamente in provincia di Belluno, dove abito io; un territorio quasi lunare, da dove è possibile ammirare un incredibile spettacolo di torrioni, pinnacoli e “sculture” rocciose di varia forma. Una di queste, davvero suggestiva, si trova proprio a due passi dalla mia abitazione, sulla Cima dei Balconi, alta 2491 metri: un cucuzzolo che precede gli Altipiani del Rosetta, non proprio adatto all’escursionista occasionale e per questo frequentato soprattutto dai locali. Ebbene, tra le pieghe di questa montagna, a quota 2393 metri, si nasconde un’apertura a forma di cuore, talmente perfetta da sembrare l’opera di uno scultore. Viene chiamato appunto “El Cor de S. Lugan”, Il Cuore di S. Lucano, perché posto sopra la Valle di S. Lucano.