Il Cielo di Marzo

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Il Cielo di Marzo
La grande spirale di M 101 nell’Orsa Maggiore. Telescopio Remoto ASTRA #1 (Ritchey- Chrétien, 1354 mm/5.4 & SBIG ST8XME su GM2000, Vidor, TV). Enzo Pedrini, Raimondo Codiglia, Massimo Orgiazzi.
M101
La grande spirale di M 101 nell’Orsa Maggiore. Telescopio Remoto ASTRA #1 (Ritchey- Chrétien, 1354 mm/5.4 & SBIG ST8XME su GM2000, Vidor, TV). Enzo Pedrini, Raimondo Codiglia, Massimo Orgiazzi.

Guardando ad Est

Durante il mese di marzo, alle 22:00, nel cielo di Oriente si presentano molte stelle di prima grandezza. Iniziano infatti a innalzarsi dall’orizzonte la Vergine e il Boote o Bifolco che fanno corona alla grande costellazione del Leone, ormai già molto alta nel cielo. Di conseguenza potremo comodamente ammirare le loro stelle alfa, le splendenti Spica, Arturo e Regolo, rispettivamente.
La ricerca delle costellazioni nel cielo comincia agevolmente con l’identificazione della rossa Arturo (mag. +0,15), a circa 30 gradi sull’orizzonte e quindi ben visibile nel cielo d’Oriente. Si tratta di
una stella “ospite”: attualmente si trova a poco più di 30 anni luce dalla Terra, proprio nei nostri paraggi galattici, ma nei prossimi milioni di anni uscirà dal piano della galassia, dove si trova il nostro Sole insieme alle miliardi di giovani stelle del disco, per giungere negli spazi extragalattici. È la stella più luminosa del Bifolco, una curiosa costellazione a forma di aquilone. La luce di Arturo è così intensa e il suo colore arancio così netto che non c’è possibilità di confusione. Se prolunghiamo l’allineamento della base del Leone, da Regolo (mag. +1,35) verso Denebola (mag. +2,1), la stella beta del Leone, troveremo la nostra Arturo (e tra il Bifolco e il Leone le deboli stelle della Chioma di Berenice, regione di stelle che un piccolo binocolo ci rivelerà ricchissimo di astri: si tratta di un giovane ammasso stellare).