

Inizia la stagione in cui il cielo offre ai nostri sguardi la sua parte più suggestiva dell’emisfero; con le più brillanti costellazioni invernali a girare attorno alla grande figura di Orione, già visibile in tutto il suo splendore nelle prime ore di buio verso est, preceduto dal Toro già quasi in meridiano.
A ponente, verso le 22:00, caleranno lentamente gli asterismi (Pegaso, Cigno, la Lira) che qualche mese fa dominavano lo zenit; mentre a mezzanotte, circondato da altri “animali” mitici, spunterà l’aggressiva sagoma del Leone, seguita dalla Vergine in cui si muove Saturno.
A ovest, intanto, tramonterà il sempre brillantissimo Giove.
In questo periodo si avranno le nottate più lunghe dell’anno; non ancora le più fredde, ma pungenti quanto basta a rendere difficili le condizioni di lavoro degli osservatori che vogliono sfruttare a fondo le molte ore di buio a disposizione.
Per chi ne ha voglia, è questo il momento di tentare le lunghe pose centrate sul Polo Celeste per registrare la rotazione apparente della volta stellata; nelle notti prossime al solstizio si potranno infatti raggiungere le 12 ore di esposizione. Basterà una semplice digicam fissata al cavalletto e puntata al Polo, usata naturalmente in buone condizioni di trasparenza, e con periodici controlli al filtro (può andar bene un semplice UV) posto sull’obiettivo per evitare che la rugiada o la brina vi si depositino vanificando il lavoro.