

Verso fine agosto, poco dopo l’inizio della notte astronomica, il cielo si mostrerà privo delle costellazioni primaverili del Leone e della Vergine, tramontate da appena una mezz’ora; con Boote e la brillante Arturo alte solo +30° sull’orizzonte ovest, anch’esse ormai declinanti.
Dall’altra parte dell’orizzonte si proporranno invece le grandi costellazioni autunnali, come Andromeda e Pegaso, mentre lo zenit sarà dominato dalla Lyra e da Vega, la stella più brillante dell’emisfero boreale, affiancate ad ovest dall’Ercole, con il suo magnifico ammasso globulare M13, e ad est dal Cigno. A sud, il meridiano sarà invece attraversato dall’Aquila, e più in basso dal Sagittario. A nordest staranno per sorgere le Pleiadi. Per ciò che riguarda i pianeti più luminosi, il cielo a quell’ora ne sarà completamente privo. Giove sorgerà infatti solo dopo le 22:00, giusto in tempo per dare il cambio a Saturno, appena tramontato nella Vergine.