“Houston, abbiamo un problema” – 50 anni fa, l’avventura della missione Apollo 13

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“Houston, abbiamo un problema” – 50 anni fa, l’avventura della missione Apollo 13
Dopo la storica missione dell’Apollo 11 conclusasi con lo sbarco del primo uomo sulla Luna, la missione Apollo 13 fu senz’altro quella di maggior impatto emotivo presso il grande pubblico. La felice conclusione del naufragio spaziale, la cui drammaticità superò ogni fantascientifica finzione, fu dovuta alla brillante collaborazione tra il Centro Controllo a terra e gli astronauti, che riuscirono a mantenere il controllo di una situazione mai prima d’allora sperimentata.
Apollo 13
Dopo la storica missione dell’Apollo 11 conclusasi con lo sbarco del primo uomo sulla Luna, la missione Apollo 13 fu senz’altro quella di maggior impatto emotivo presso il grande pubblico. La felice conclusione del naufragio spaziale, la cui drammaticità superò ogni fantascientifica finzione, fu dovuta alla brillante collaborazione tra il Centro Controllo a terra e gli astronauti, che riuscirono a mantenere il controllo di una situazione mai prima d’allora sperimentata.

Cinquant’anni fa partiva Apollo 13, la quinta missione umana verso la Luna. Diretta alla regione di Fra Mauro, quella che agli occhi di tutti appariva come l’inizio di una tranquilla e “noiosa” routine esplorativa, si trasformò improvvisamente nella più drammatica avventura della storia dell’astronautica, un evento che catturò l’attenzione del mondo sul destino dei tre membri dell’equipaggio, Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise, naufraghi a 320 mila chilometri dalla Terra.
Probabilmente quella citata nel titolo è una delle frasi più famose nella storia dell’astronautica e riassume molto bene lo spirito e il coraggio degli astronauti dell’Apollo, eroi che avevano le doti necessarie per affrontare una situazione potenzialmente mortale con quel sangue freddo indispensabile quando si è in viaggio su una minuscola astronave a centinaia di migliaia di chilometri dalla Terra. Non ci sono mai stati altri esseri umani in pericolo così lontano da casa come i tre astronauti della missione Apollo 13.