

Cinquant’anni fa partiva Apollo 13, la quinta missione umana verso la Luna. Diretta alla regione di Fra Mauro, quella che agli occhi di tutti appariva come l’inizio di una tranquilla e “noiosa” routine esplorativa, si trasformò improvvisamente nella più drammatica avventura della storia dell’astronautica, un evento che catturò l’attenzione del mondo sul destino dei tre membri dell’equipaggio, Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise, naufraghi a 320 mila chilometri dalla Terra.
Probabilmente quella citata nel titolo è una delle frasi più famose nella storia dell’astronautica e riassume molto bene lo spirito e il coraggio degli astronauti dell’Apollo, eroi che avevano le doti necessarie per affrontare una situazione potenzialmente mortale con quel sangue freddo indispensabile quando si è in viaggio su una minuscola astronave a centinaia di migliaia di chilometri dalla Terra. Non ci sono mai stati altri esseri umani in pericolo così lontano da casa come i tre astronauti della missione Apollo 13.