

Quella del Lupo è una costellazione che si estende appena sotto la Bilancia fino ai –55 gradi di declinazione. Segnata come il Centauro dalla presenza di stelle discretamente brillanti, è famosa soprattutto per la supernova galattica che vi esplose più di mille anni fa, ma per gli osservatori italiani resta una plaga quasi del tutto sconosciuta. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, considerando la sua declinazione fortemente negativa, il Lupo non è una “invenzione” degli astronomi del 18° secolo come ad esempio la Fornace, il Compasso o la Squadra; è invece una costellazione molto antica, già facente parte delle 48 originali elencate da Tolomeo nel suo Almagesto. La cosa non deve però stupire: Alessandria, la storica città dove nacque e lavorò Tolomeo, si trova infatti a una latitudine di 31°N (ben più bassa della Sicilia, quindi); inoltre, 1900 anni fa la costellazione era comunque più facilmente accessibile per via della precessione degli equinozi, tanto che a quei tempi la costellazione culminava almeno 8° più in alto di quanto faccia oggi.