Galleria Fotografica

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Galleria Fotografica

Quel bolide di tanti anni fa
Siamo prossimi allo sciame delle Leonidi, ed è proprio per questo che come foto di copertina della Galleria ho scelto una spettacolare ripresa del buon tempo che fu, nella speranza che sia benaugurante per la quantità di meteore che cadranno il prossimo 17 novembre. La foto guida di questo mese è stata realizzata da Gianluca Grotto. Questa fotografia fu pubblicata nella gallery di Coelum n. 16, nel dicembre del 1998! La foto è stata infatti ripresa il 17 novembre 1998 alle 6:00 e riprende un bolide di magnitudine –8 che è sfrecciato verso l’orizzonte ovest nella costellazione del Toro, passando tra le Iadi e le Pleiadi quando ormai erano prossime al tramonto. Il tutto proprio sopra la bella chiesa del 1600 intitolata a San Valentino in Località Monte Pian (VI), a circa 420 metri sul livello del mare.

bolide grotto

Samuele Gasparini

Ecco le più belle immagini dei lettori selezionate per voi dalla Redazione e pubblicate su Coelum questo mese:

La macchia solare tra le nubi
Nello Ruocco – Sorrento

macchia ruocco

L’attività solare dell’ottobre scorso è stata caratterizzata dall’apparizione della macchia AR 2192, un enorme coacervo di macchie piccole e grandi che tutte insieme hanno formato una compatta regione scura visibile sul disco del Sole anche ad occhio nudo. Lo testimonia anche questa ripresa fotografica, realizzata il 23 ottobre con una Nikon D60 su obiettivo da 400 mm + duplicatore di focale. La macchia, con un diametro angolare di più di 4 primi, corrispondenti alla distanza del Sole a un diametro fisico di circa 185 000 km è la più grande mai apparsa da 24 anni a questa parte.

Il mostro visto da vicino
Alessandro Bianconi – Dolianova (CA)

macchia 2 bianconi

Quello che nella foto di Nello Ruocco era un punto nero sulla faccia del Sole, in questa immagine, ripresa il 25 ottobre, assume l’aspetto di un’isola-continente formata in pratica da una grande singola macchia larga quasi 100 000 km, attraversata da due “ponti di luce” e accompagnata da una regione molto più frastagliata. Basler acA640 mono al fuoco di un Celestron C14HD edge su montatura GM 2000QCI; Astrosolar ND 3,8 full aperture, IR Pass Filter.

Il mostro si evolve
Giovanni Fidone – Scicli (RG)

macchia fidone

Un’altra straordinaria ripresa, realizzata il giorno 26, mostra gli enormi cambiamenti di forma e dimensioni intercorsi nella AR 2192 ad appena 24 ore di distanza dalla ripresa di Bianconi. Camera CCD Dmk31 al fuoco di un rifrattore acromatico TS Individual 152/900 + Barlow 3x. Prisma APM Lunt, filtri ND3 Continuum Ir Cut. Versione in falsi colori.

Grande macchia su disco eclissato
Michael Sangster – Minnesota, USA

eclisse sangster

Per alcune fortunate regioni della Terra, l’apparizione della grande macchia AR 2192 si è sovrapposta a un altro raro evento astronomico, e cioè l’eclisse totale di Sole che ha interessato il nordovest del Nord America. Molti astrofotografi hanno così avuto la possibilità di riprendere la macchia sul disco del Sole in parte eclissato. Ed alcuni l’hanno fatto, peraltro con risultati apprezzabilissimi, addirittura con un cellulare appoggiato all’oculare del telescopio. Come nel caso di questa bella foto, ottenuta con 5 secondi di posa di un iPhone su Takahashi FC-76D.

La cometa incontra Marte
Rolando Ligustri – Talmassons (UD)

marte e cometa ligustri

Altro grande evento del mese è stato quello che il 19 ottobre ha visto la cometa C/2013 A1 (Siding Spring), avvicinarsi a Marte sia dal punto di vista fisico che prospettico. L’immagine, che vede la cometa distante dal pianeta (nascosto al centro dell’alone luminoso di colore rossastro) circa 18 primi d’arco, è stata realizzata in remoto verso le 11:00 TU del 19 avvalendosi di strumentazione situata proprio a Siding Spring, località australiana. A quell’ora, la cometa si trovava fisicamente a una distanza da Marte di circa 1,7 milioni di chilometri.

La Luna occulta Saturno (tra gli alberi)
Davide Lodi e Beppe Scotti – Mantova

occultazione saturno

La sera del 25 ottobre molti appassionati astrofotografi si sono impegnati nella ripresa di un’occultazione di Saturno da parte della Luna, resa oltremodo complicata dalla estrema vicinanza dei due oggetti all’orizzonte. Questo è stato il primo risultato giunto in redazione. L’immagine mostra Saturno (il puntino sulla sinistra) che sta per essere occultato dal bordo scuro di una sottilissima falce crescente. L’altezza sull’orizzonte era in questo caso di soli +6 gradi. La foto è stata realizzata alle ore 18:25 dall’Osservatorio astronomico di S. Benedetto Po (MN) con una Canon 450d su Astro-Physics 180 EDT ridotto a F/7.

Le prime Pleiadi della stagione
Andrea Pistocchini – Germignaga (VA)

Pleiadi pistocchini

Ciò che rende interessante questa magnifica fotografia del più bell’ammasso del nostro cielo è che è stata realizzata con un’attrezzatura di base: una camera digitale Canon 450D al fuoco di un rifrattore Tecnosky 80/480 montato su NEQ6 Pro. Compositazione di 14 pose da 600 secondi ciascuna, riprese il 27 settembre 2014 da Saint Barthelemy (AO).

Il cratere Posidonius
Maurizio Mollinari – Roma

posidonius mollinari

Posidonius è un cratere lunare che si trova sul bordo occidentale del Mare Serenitatis, a sud del Lacus Somniorum. Largo 95 km e profondo 2300 metri, è privo di picco centrale e ospita all’interno un cratere concentrico più recente e semi sepolto dalla lava. Il piano è collinare e attraversato da un fitto sistema di rimae. Questa bella ripresa è stata realizzata il 13 settembre scorso con una camera ASI 120MM al fuoco di un Dobsonian Skywatcher 14” Goto f/4,6; Barlow Powermate 5x. Compositazione dei migliori frame presi da un filmato di 60 secondi a 90 FPS. Il nord lunare è a destra.

La ISS transita sul Sole
Paolo Porcellana e Giuliano Monti – Asti

ISS porcellana monti

Una splendida sequenza del transito della Stazione Spaziale Internazionale sul disco del Sole, ripresa in H-alfa il 5 maggio scorso. La strumentazione utilizzata: camera Chameleon Mono al fuoco di un Lunt Solar Systems Solar telescope da 150 mm di diametro e focale 1000.

2 Commenti

  1. Complimenti ai miei colleghi mantovani perla ripresa Luna- Saturno. In quell’ AstroPhisics da 180 ci avevo guardato dentro qualche anno fa, su Saturno, col vice direttor Bortesi. Congratulazioni anche ad Andrea Pistocchini, per le Pleiadi, ritenuta da certe sette religiose la Dimora del nostro DIO Jehova, (o Yhavè, in ebraico). Almeno visto dalla Terra sembra…. un gran bel “posto”….per un DIO….