
Ecco le più belle immagini dei lettori selezionate per voi dalla Redazione e pubblicate su Coelum questo mese:
Ancora nel “campo perfetto”
Leonardo Orazi – Moncalieri (TO)
Già una volta, in occasione della pubblicazione in Gallery di una foto simile di Giovanni Benintende (Coelum 109) e di Maurizio Cabibbo (Coelum 174), avevamo avuto modo di definire questa regione del Cefeo, ricchissima di polveri e gas illuminati da caldissime stelle neonate, come “il campo perfetto”.
La struttura più evidente è VdB 152, una colonna di polveri alta circa 30 anni luce, illuminata sulla sommità dalla stella SAO 19922 (mag. +5,5) e situata a 1300 anni luce di distanza; la macchia di colore rosso è la nebulosa planetaria PN G111.0+11.6.
Le striature rosse che arrivano fino alla testa di VdB 152 sono invece state recentemente identificate come il residuo di supernova G110.3+11.3.
Il nord è a sinistra, il campo misura circa 2,5°. La ripresa è stata realizzata il 14/15 settembre 2012 dal “Passo della Gardetta” (Cuneo) con una camera CCD QSI-683WSG al fuoco di un apo Takahashi FSQ-106EDXIII f/3,6. Elaborazione in L:R:G:B (390:120:100:120 minuti).
Marte verso l’opposizione
Alessandro Bianconi – Dolianova (CA)
Si avvicina l’opposizione di Marte e cominciano a farsi numerose le riprese fotografiche in arrivo in redazione. Questa è stata ottenuta con una camera CCD Basler acA mono al fuoco di un SC Celestron C14HD + Barlow Zeiss 2x (focale equivalente di 10500 mm). Elaborazione in tricromia tramite ripresa con filtri RGB Astrodon. Il diametro angolare del pianeta al momento della ripresa, realizzata alle 0:41 TU del 17 marzo scorso, era di 13,3″. Il nord è in alto.
Luna-Venere – 1
Antonio Magni – Casapulla (CE)
Il 26 febbraio scorso, verso le 5:30 del mattino, una falce di Luna calante ha avvicinato Venere fino a una distanza angolare di circa 30′. E malgrado l’orario piuttosto disturbante, in molti si sono alzati per riprendere l’evento. Questo scatto è stato effettuato con una Canon 1100d su Skywatcher Black Diamond 200\1000. Notevole perché mostra anche la falce di Venere.
Luna in High Dynamic Range
Andrea Pistocchini – Germignaga (VA)
La tecnica HDR (vedi Coelum 117) è un’elaborazione che si usa quando si vuole riprendere al meglio un oggetto che presenta una forte differenza di luminosità in alcune sue parti. Come ad esempio una Luna composta da una falce molto brillante e da una debolissima luce cinerea, come questa ripresa il 5
marzo 2014 con una Canon 450D al fuoco di un TecnoSky 70/420 ED. Combinazione di una posa da 5 secondi per la parte in ombra e una da 1/100 di secondo per la parte illuminata.
Bel Solar Nirvana!
Giorgio Albarello – Verona
Davvero spettacolare questo mosaico parziale del disco solare, realizzato il 23 febbraio scorso con la tecnica del “Solar Nirvana” (vedi Coelum 154), dove sono ben visibili due lunghi filamenti (in pratica delle protuberanze viste in proiezione sulla fotosfera). Camera CCD Magzero I-NOVA PLA-M monocromatica su Coronado Solarmax 60 BF10 0,5 Å. Lente di barlow BAADER 2.25. Migliori 2000 frame per ognuno delle tre immagini del mosaico.
Luna-Venere – 2
Zlatko Orbanic – Pola
Questa volta la bella congiunzione del 26 febbraio tra Luna e Venere è stata fotografata sotto il cielo di Pola, in Croazia, evidenziando anche la luce cinerea. Canon EOS 600D su obiettivo Tamron 18-200 mm a f/6,3 (200 mm). Posa di 2 secondi a 200 ISO.
La Seagull Nebula
Carlo Rocchi – Lissone (MI)
Questa bella ed evocativa nebulosa a emissione, che ricorda la sagoma di un gabbiano in volo, è classificata come IC 2177 e, pur facendo parte del Monoceros, è situata appena sopra la testa del Cane Maggiore. La ripresa è stata realizzata il 22 febbraio scorso con una Canon CentralDS EOS 40D su Tecnosky Apo triplet 80/480; 23 pose da 4 minuti ciascuna a 1600 ISO. Il campo inquadrato è di 3,3°, il nord è a sinistra.
Una virgola promettente
Rolando Ligustri – Talmassons (UD)
La cometa C/2012 K1 Pan-STARRS come si mostrava alle 6:40 del 23 marzo scorso, ripresa in remoto con una strumentazione situata in New Mexico. La stella più brillante è la upsilon Coronae Borealis, di mag. +5,8; il campo inquadrato è di circa 35′ sul lato lungo. Il nord è in alto.