
Ecco le più belle immagini dei lettori selezionate per voi dalla Redazione e pubblicate su Coelum questo mese:
Lo squalo nel Cefeo
Carlo Rocchi, Lissone (MB)
Nello scorso numero abbiamo pubblicato una foto a grande campo di questa stessa regione, chiamandola “Squali e lamprede nel Cefeo”. Adesso proponiamo una fotografia dove l’assoluto protagonista è solo lo squalo, un’enorme condensazione di polveri chiamata LDN 1235, su cui spiccano le due bluastre nebulose a riflessione VdB 149 (in basso) e VdB 150 (più in alto). Il nord è in alto a sinistra, il campo è di circa 1,7°, la stella luminosa in basso è la 24 Cephei, di mag. +4,8. Ripresa effettuata il 3 agosto da Forca Canapine (PG) con Canon 40D Central d.s. e Televue 102 f/7. Esposizione di 5 ore.
Toh, chi si rivede: il cratere Clavius!
Andrea Maniero – Milano
La Luna è ultimamente un oggetto piuttosto trascurato dagli astrofotografi, eppure gli amatori dovrebbero abituarsi all’idea che, con l’avanzare dell’inquinamento luminoso, il nostro satellite potrebbe rimanere con il Sole l’unico oggetto su passione… Comunque sia, giudichiamo veramente buona questa immagine di Clavius, l’enorme cratere che con i suoi 230 km di diametro domina la regione del polo meridionale. La fotografia è stata realizzata alle 1:19 TU del 24 settembre scorso con una camera ZWO ASI120MM + filtro Longpass 580 nm al fuoco di una Dall- Kirkham Northek 350 mm a f/21.
Sempre più risolta la Stazione spaziale
Alessandro Bianconi – Dolianova (CA)
Mentre in campo astronomico si affermavano in questi ultimi 10 anni strumentazioni e tecniche di ripresa sempre più performanti, la Stazione spaziale ha aumentato sempre più le proprie dimensioni (fino a un primo d’arco quelle angolari), al punto che oggi si riescono ad ottenere risultati come questi.Le tre riprese sono state realizzate il 12 ottobre scorso con una Basler acA640 mono al fuoco di un Celestron C14HD su montatura GM2000QCI.
I colori della Luna
Gianluca Belgrado – Casarano (LE)
La Luna viene di solito percepita come “argentea” ad occhio nudo e di colore grigio al telescopio, ma in fotografia è sufficiente esaltare sapientemente la saturazione di un’immagine per ottenere delle differeziazioni nette nei colori che sono anche il segno di una diversità della composizione chimica dei terreni. Canon Eos 1100d su Celestron Nexstar 4SE a f/13; posa singola di 1/13 di secondo a 100 ISO.
La Crescent Nebula
Samuele Gasparini – Castelfiorentino (FI)
Catalogata come NGC 6888, questa nebulosa situata nel cuore del Cigno prende il nome dalla sua forma a “luna crescente”, ed è la parte più consistente di un enorme guscio di gas in espansione, forse un residuo di supernova (ma la cosa è assai controversa) lontano non meno di 5000 anni luce. Il diametro apparente dell’oggetto è di circa 20′. L’immagine finale, realizzata il 5 settembre scorso, è una compositazione in LRGB e filtri interferenziali elaborata secondo il seguente piano di esposizioni: somma di 90 minuti in H-alfa + 90 minuti in OIII + 60 minuti per ogni canale RGB. Camera Moravian G2- 4000 su astrografo “Boren Simon” da 20 cm f/2,8.
Messier 110
Giosi Amante – Palermo
Sarebbe inappropriato considerare questa piccola galassia il pesce pilota della grande balena bianca M31? Forse sì, ma l’accostamento è comunque suggestivo, come lo è questa insolita ripresa in “primo piano” che mette in evidenza la sua strana forma “a rettangolo” dagli angoli smussati, forse frutto dell’interazione mareale con la colossale compagna. La foto è stata realizzata il 6/7 settembre scorso con una camera Home made 450D Cmos Cooled – Baader su Newton Geoptik “Formula 25″ da 10” f/5. Posa di 5,5 ore (66 pose da 300 secondi) con filtro HUTECH IDAS LPS P2.
Protuberanza solare
Rocco Fraioli – Arce (FR)
Davvero grandiosa questa protuberanza ad arco, catturata sul bordo solare il 21 ottobre 2012 alle 14:25! L’immagine è stata realizzata con una camera Imaging Source DMK 31BU03 su rifrattore Vixen 102 + ERF rejection filter da 110 mm+ filtro Coronado PST + lente di Barlow apo 2x. Elaborazione dei migliori 600/880 frame per il disco e 670/890 per il bordo.
La cometa Lemmon il 12 luglio scorso
Alessandro Milani – Roma
Spettacolare ripresa a medio campo di una delle regioni (quella tra Cassiopea e Cefeo) che contiene una delle più alte concentrazioni di oggetti deepsky. Sono riconoscibili, tra l’altro, la Bubble nebula e l’ammasso aperto M52. La presenza più eccezionale, nell’angolo in alto a sinistra, è però quella della cometa C/2012 F6 (Lemmon), che offre uno straordinario contrasto di colore verde sullo sfondo rossastro delle nubi di idrogeno. Camera Canon CentralDS EOS 60Da su Takahashi FSQ-85ED. Integrazione di 6 ore con filtri Astronomik Clip-Filter (EOS) e H-Alfa-CCD 12 nm.