In alto e al centro, due riprese del del Plenilunio ambientate in Arizona la prima, con la Luna che tramonta sulle Chiricahua Mountains (cortesia Fred Espenak), in Bretagna la seconda, con il nostro satellite che sorge dietro la chiesa del villaggio di Pluguffanin (cortesia Laurent Laveder/Pixheaven.net). In basso. Falce lunare attraverso il rosone della Abbazia di San Galgano (1288 d.C.). Meravigliosa per la sobrietà e l’assenza del tetto e delle vetrate, l’Abbazia è costituita da linee architettoniche che sembrano protendersi verso il cielo. Proprio questa peculiarità guida lo sguardo dei visitatori verso il cielo. Nel comporre l’inquadratura la falce lunare è stata inserita nel fotogramma centralmente per indicare che il punto di fuga finale dello sguardo è sempre il cielo. Questa caratteristica la rende un monumento fotogenico per l’astrofotografia. Ottica Canon EF 70-200LIS f/2.8 su Canon Eos 5DMKII.
In alto e al centro, due riprese del del Plenilunio ambientate in Arizona la prima, con la Luna che tramonta sulle Chiricahua Mountains (cortesia Fred Espenak), in Bretagna la seconda, con il nostro satellite che sorge dietro la chiesa del villaggio di Pluguffanin (cortesia Laurent Laveder/Pixheaven.net). In basso. Falce lunare attraverso il rosone della Abbazia di San Galgano (1288 d.C.). Meravigliosa per la sobrietà e l’assenza del tetto e delle vetrate, l’Abbazia è costituita da linee architettoniche che sembrano protendersi verso il cielo. Proprio questa peculiarità guida lo sguardo dei visitatori verso il cielo. Nel comporre l’inquadratura la falce lunare è stata inserita nel fotogramma centralmente per indicare che il punto di fuga finale dello sguardo è sempre il cielo. Questa caratteristica la rende un monumento fotogenico per l’astrofotografia. Ottica Canon EF 70-200LIS f/2.8 su Canon Eos 5DMKII.
Con una reflex da fotoamatore, un treppiede stabile e un pizzico di fantasia si possono realizzare stupende immagini del firmamento anche senza utilizzare costosi e ingombranti telescopi. Vediamo come…
In molti credono che, per ottenere un’astrofotografia da APOD, si debba spendere per l’equipaggiamento astrofotografico tanto quanto per una utilitaria. In effetti i migliori astroimager, quelli che pubblicano immagini mozzafiato, sfoggiano dei setup inavvicinabili, cosa che ha l’effetto di scoraggiare non poco chi volesse iniziare la strada dell’astrofotografia. Fortunatamente non è sempre così: anche con mezzi popolari e senza il telescopio si possono creare magnifici scatti da copertina, ad esempio come quelli presenti nelle pagine del sito di “The World At Night” (www.twanight.org).