Dimostrare l’impossibile di Claudio Bartocci

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Che cosa lega Galileo Galilei finito sotto gli artigli dell’Inquisizione a causa delle sue teorie, a Georg Cantor, il matematico dell’infinito, che sembra sia impazzito per non esser riuscito a dimostrare la sua “ipotesi del continuo” (e forse pure che Bacone era il vero autore delle tragedie di Shakespeare); o al giovane ribelle Evariste Galois, perito in duello poco più che ventenne, che doveva rivoluzionare la matematica introducendo la nuova nozione di gruppo; oppure a grandi fisici del Novecento come Einstein, Bohr, Dirac, Heisenberg o Fermi? Il “gusto dell’avventura della scoperta”, ci dice Claudio Bartocci, matematico e filosofo, in questo “Dimostrare l’impossibile”: un’avventura che ignora i confini sia nella politica sia nel sapere. Diviso in due grandi sezioni, la prima dedicata ai personaggi esemplari e l’altra alle idee che hanno finito col cambiare la nostra concezione della realtà, il libro non si rivolge agli specialisti di questo o quel settore disciplinare, ma a tutti coloro che sono affascinati dalla storia epica, e talvolta anche drammatica, dell’impresa tecnico-scientifica.