
Proprio in questi giorni è tornata ad essere visibile ad occhio nudo χ Cygni (Chi Cygni), la variabile che mostra in assoluto il maggior divario tra la luminosità minima e massima. Poche settimane ancora, e la stella sprofonderà di nuovo a magnitudini tali da essere rilevate solo con una camera CCD. Vale la pena di dare un’occhiata, perché la prossima occasione potrebbe non arrivare molto presto, e soprattutto con questa straordinaria intensità luminosa. Le prime variabili, scoperte a partire dal 17° secolo, vennero ovviamente identificate tra le stelle più luminose, vale a dire tra quelle che appartenendo a una riconoscibile costellazione, o a un asterisma famoso, andavano ad alterare più o meno visibilmente il disegno celeste che con la loro presenza contribuivano a formare. Fu così che nell’estate del 1686, l’astronomo tedesco Gottfried Kirch (1639-1710) si accorse che nel bel mezzo del lungo collo del Cigno era accaduto qualcosa di anomalo: la stella di quarta grandezza, χ Cygni, era infatti scomparsa!