
Tardo pomeriggio del 22 febbraio 2012. Salgo a fatica. Certi appuntamenti, come quello a cui mi sto recando, non ammettono ritardi ed è per questo che affretto il passo sul pendio innevato; sto cercando di porre rimedio a un mio errore di valutazione sulla lunghezza del percorso che mi sta portando su una cima delle Dolomiti bellunesi. Da lì lo sguardo potrà arrivare fino all’orizzonte, consentendomi forse di scorgere l’esile falcetto lunare di poche ore in procinto di tramontare in un cielo ancora chiarissimo.