Astrofili e Pianeti Extrasolari – Come ho tracciato la curva di luce di un pianeta extrasolare

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Astrofili e Pianeti Extrasolari – Come ho tracciato la curva di luce di un pianeta extrasolare
strumentazione
La strumentazione utilizzata da Pietro Benotto per l’osservazione dei pianeti extrasolari.

Il limite che separa il mondo dell’astrofilo da quello dell’astronomo sembra insuperabile, ma negli ultimi anni possedere un CCD è diventato sempre più comune nel mondo dell’astronomia amatoriale e la possibilità di elaborare i dati raccolti con i computer ha permesso a chiunque di effettuare ricerche e ottenere risultati prima inimmaginabili. Così, ora, l’obiettivo di registrare la presenza di un pianeta distante magari più di 1000 anni luce da noi e seguirne il transito sulla sua stella diventa raggiungibile.

L’idea di poter riprendere il transito di un pianeta extrasolare con strumentazione amatoriale mi venne in mente prima ancora di comprare il mio attuale CCD. Mi sono appassionato all’astronomia da piccolo, ma solo dopo aver partecipato alle Olimpiadi nazionali e internazionali di astronomia, sollecitato dalla mia insegnante di scienze, ho deciso di acquistare il mio primo telescopio. Le competizioni mi hanno permesso di conoscere e farmi conoscere da alcuni astronomi dell’Osservatorio locale di Pino Torinese, dai quali ho appreso il vero lavoro di uno scienziato impegnato nel campo della ricerca. Folgorato da alcuni dei temi attualmente più caldi in ambito astronomico, ho acquistato quindi alcuni libri scritti da astrofotografi, i quali erano riusciti nell’impresa di riprendere il transito di un esopianeta sul disco della sua stella. L’idea di poter realizzare questo progetto con la strumentazione in mio possesso è risultata molto allettante e ho quindi deciso di cimentarmi nell’impresa.