Ascesa e declino del “KEPLERO americano”

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Ascesa e declino del “KEPLERO americano”
Un ritratto fotografico di Daniel Kirkwood risalente al 1864, quando si era ormai placato il clamore che circondava la sua figura di “novello Keplero” e si preparava a regalare al mondo dell’astronomia il suo contributo più importante, quello sulle lacune nella successione delle distanze degli asteroidi.
Daniel Kirkwood
Un ritratto fotografico di Daniel Kirkwood risalente al 1864, quando si era ormai placato il clamore che circondava la sua figura di “novello Keplero” e si preparava a regalare al mondo dell’astronomia il suo contributo più importante, quello sulle lacune nella successione delle distanze degli asteroidi.

Se chiedessimo oggi a un pubblico non strettamente specializzato chi era Daniel Kirkwood, astronomo e matematico americano del secolo scorso, probabilmente in pochi saprebbero associare il suo nome alla scoperta delle “lacune” nella Fascia degli Asteroidi, e la maggior parte confesserebbe probabilmente di non averne mai sentito parlare…
Eppure, ci fu un momento in cui Kirkwood divenne, specialmente in America, famosissimo per la scoperta di una “legge” empirica sulle rotazioni dei pianeti che spinse qualcuno a considerarlo addirittura come il “Keplero americano”… Vediamo come, e perché.

Daniel Kirkwood (1814-1895) proveniva da una famiglia di agricoltori della campagna americana del Maryland, dove non aveva ricevuto altra istruzione di base che quella fornita da una semplice scuola superiore locale. Divenuto insegnante all’età di 19 anni in una scuola simile a quella da lui frequentata, incontrò uno studente il cui interesse per l’algebra, disciplina in cui non era molto esperto, lo spinse a tornare a studiare la matematica. Fu così che sviluppò una tale passione per la disciplina da diventare nel 1849 responsabile della Potsville Academy of Pennsylvania e, in seguito, Professore Ordinario all’Indiana University e lettore a Stanford.