

L’evento astronomico del 2016 è stato sicuramente il transito del pianeta più interno del nostro Sistema Solare, Mercurio, sul disco della nostra stella madre.
A differenza dello scorso anno (chi segue Coelum ricorderà il mio pezzo sull’Eclisse Parziale di Sole dall’Isola di Skye) quando le nubi hanno nascosto la seconda metà del fenomeno, in questa occasione il meteo è stato completamente
favorevole e ciò mi ha permesso di riprendere con successo l’intero transito.
Per citare l’incipit del mio precedente articolo sull’Eclisse, “chi mi conosce dice che la pianificazione è un mio difetto”, e anche in questo caso devo ammettere di essere colpevole in quanto, oltre ad alcune ragioni non legate all’astronomia, ho deciso di trasferirmi proprio per poter seguire il transito nella sua interezza. Il luogo di osservazione scelto è stato la città di Stornoway, dove risiedo da alcuni mesi. La città si trova sull’isola principale dell’arcipelago delle Ebridi Esterne, a due passi dalla vastità dell’Oceano Atlantico, nel Nord Ovest della Scozia.
Da questa posizione geografica infatti, è stato possibile osservare l’intero transito di Mercurio, terminato con il Sole a circa +12 gradi di elevazione sull’orizzonte locale. L’avanzare della stagione corrente, inoltre, ha aiutato ulteriormente la sua visibilità, dato che a queste latitudini le notti si fanno via via sempre più corte.