45 ANNI FA IL PRIMO SBARCO SULLA LUNA – Osserviamo la Statio Tranquillitatis

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45 ANNI FA IL PRIMO SBARCO SULLA LUNA – Osserviamo la Statio Tranquillitatis
La mappa a grande scala della regione sud occidentale dal mare Tranquillitatis. Il riquadro rosso delimita la zona interessata dallo sbarco lunare dell’Apollo 11

Tranquillitatis
La mappa a grande scala della regione sud occidentale dal mare Tranquillitatis. Il riquadro rosso delimita la zona interessata dallo sbarco lunare dell’Apollo 11
Da “quella notte sulla Luna” sono passati ormai 45 anni Festeggiamo, sì, ma è inutile nascondersi che idealmente ci stiamo già preparando per l’anniversario del mezzo secolo del luglio 2019. Al momento, accontentiamoci quindi di ricordare lo sbarco ripubblicando la rubrica lunare curata per molti anni da Francesco Badalotti, ovviamente quella che invitava all’osservazione telescopica (ma anche sentimentale) di quella piccola regione del Mare Tranquillitatis che la notte del 19-20 luglio attirò su di sé l’attenzione di tutto un pianeta. Il luogo esatto del primo allunaggio è oggi conosciuto come Statio Tranquillitatis, nome derivato da quello iniziale di “Tranquillity base”, poi approvato in via definitiva dall’Unione Astronomica Internazionale. Siamo nella regione sudovest del Mare Tranquillitatis, caratterizzata dalla presenza dei due crateri gemelli Sabine e Ritter, da cui si dipartono dei grandi solchi (le rimae Hypatia), che correndo parallelamente alla “linea di costa” verso est incontrano dopo circa 100 km il piccolo cratere Moltke (6,5 km). Questo si deve considerare il punto di partenza per arrivare del sito dell’Apollo 11.

8 Commenti

  1. Ragazzi, ci chiedete un’iniezione di fiducia e ve la diamo, ci abboniamo, ci sono i vecchi numeri digitalizzati per chi li vuole leggere… perché fare un torto ai più fedeli che vi seguono dal primo numero? Se mi vien voglia di rileggere un vecchio articolo posso fare lo sforzo di prendermi la rivista dalla libreria e leggermelo! Apprezzerei di più vedere la rivista con contenuti interessanti e NUOVI, non credo manchino gli argomenti, anzi, dovrebbero andarvi strette le 80 pagine!!! Perché sciuparle così?

    • Caro Andrea,

      passerò senz’altro il tuo commento alla Redazione, è un periodo di evoluzione, che a volte significa anche guardarsi indietro e prendere qualcosa di buono fatto nel passato, e speriamo proprio che più lettori abbiano voglia di esprimersi come hai fatto tu, e come ha fatto Marco più sotto, per capire anche assieme a voi quali strade seguire…

      Riguardo a questa rubrica era un esperimento, abbiamo fatto un sondaggio, tramite la nuova Newsletter che ormai conta qualche migliaio di lettori… e anche se in effetti qualcuno ha dato voti bassi alla scelta di pubblicarla, la grande maggioranza (siamo attorno al 90%) ha invece dato parere favorevole e addirittura il 75% circa voti molto alti (tra l’8 e il 10).

      Purtroppo spesso si devono fare scelte editoriali che non sempre piacciono a tutti. Ad esempio in tanti ci chiedono articoli per i meno esperti, in cui ripetere concetti più volte pubblicati sulla rivista o che si possono trovare su qualsiasi libro di divulgazione, ma la maggiorparte dei lettori giustamente ritiene che ci siano abbastanza fonti in giro a cui riferirsi e che la rivista debba invece pubblicare articoli di approfondimento… fortunatamente questa diatriba ora possiamo superarla grazie all’interattività del numero digitale, per cui possiamo inserire link e rimandare a risorse in rete che spieghino eventualmente i concetti più semplici senza ripeterli sulla rivista, dando così la possibilità di capire anche ai nuovissimi lettori.

      Più difficile invece è trovare in rete articoli di approfondimento ben fatti che valgano la pena di essere letti anche se non sono proprio nuovi…

      Ci sono ovviamente anche altre valutazioni, ad esempio la necessità di invogliare i nuovi lettori a sfogliare i contenuti dei numeri più vecchi, acquistare arretrati o comunque farci conoscere meglio, etc…

      E’ comunque, come dicevo, un esperimento, potrebbe esaurirsi presto come potrebbe proseguire con modalità diverse. E’ sempre stato un pallino del nostro Direttore, e ora per qualche numero lo stiamo provando.

      Appena partirà il sondaggio di “scelta” da parte dei lettori valuteremo anche quanto effettivamente vi coinvolgerà o quanto invece possa interessare a pochi…

      Continua a scriverci quello che pensi in modo diretto come fatto ora, e speriamo che anche altri seguano il vostro esempio!

      Intanto Buona lettura a tutti, nuovi e… meno nuovi! 🙂

      • Grazie Paola! Da sempre, anche quando Coelum era solo cartaceo, è stato facile e bello interagire con la rivista. E questo senso di partecipazione che si percepisce, al di là di tutto il resto, potrebbe aver decretato il successo di questa rivista rispetto ad altre più asettiche. Non mancherò mai in questo scambio… per me ragazzino fu come per gli altri di oggi, a cui il direttore ha risposto sulle pagine di Coelum incoraggiandoli. Ben vengano tutti gli esperimenti editoriali, giustamente ne misurerete il gradimento voi… e chissà che la soluzione adottata per gli articoli richiesti dai neofiti non possa essere adottata anche per i replay: un abstract+link per risalire al vecchio articolo, occupando così una sola pagina invece di 6/8 😉
        Intanto auguri per questo momento di transizione e buon lavoro!
        A presto