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Nightingale preparati, OSIRIS-REx arriva!

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Il sito selezionato, fotografato da OSIRIS-REx con l'indicazione del punto di prelievo e delle dimensioni della sonda.Credits: NASA/Goddard/University of Arizona - Processing: Marco Di Lorenzo
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Il sito selezionato, fotografato da OSIRIS-REx con l'indicazione del punto di prelievo e delle dimensioni della sonda.Credits: NASA/Goddard/University of Arizona - Processing: Marco Di Lorenzo

Dopo un anno di esplorazione della superficie disseminata di massi dell’asteroide Bennu, il team che ha guidato la missione “Origins, Spectral Interpretation, Identification, Security, Regolith Explorer” (OSIRIS-Rex) ha ufficialmente selezionato il sito designato “Nightingale” come luogo di raccolta dei campioni di superficie.

Il sito, situato in un cratere ampio 140 metri nell’emisfero settentrionale di Bennu, è stato giudicato il luogo migliore tra i quattro candidati selezionati l’estate scorsa e illustrati nell’immagine seguente; tutti  prendono il nome da altrettante specie di uccelli e rappresentano zone con un rischio contenuto per la sicurezza del veicolo spaziale offrendo, al tempo stesso, l’opportunità di raccogliere un campione di massa sufficientemente grande.

Credits: NASA/Goddard/University of Arizona - Processing: Marco Di Lorenzo

«Dopo aver valutato attentamente tutti e quattro i siti candidati, abbiamo preso la nostra decisione finale in base a quale sito ha la maggior quantità di materiale a grana fine e con quale facilità il veicolo spaziale può accedere a quel materiale mantenendo in sicurezza il veicolo spaziale», ha affermato Dante Lauretta, dell’ Università dell’Arizona e ricercatore principale della missione. «Dei quattro candidati, il sito Nightingale soddisfa al meglio questi criteri e, in definitiva, garantisce il successo della missione».

La regolite di Nightingale appare scura e le immagini mostrano che il cratere è relativamente pianeggiante; poiché si trova nell’emisfero nord, le temperature sono più basse che altrove e il materiale superficiale è ben conservato. Si ritiene inoltre che il cratere sia relativamente giovane e che la regolite sia stata esposta da poco. Ciò significa che il sito probabilmente contiene materiale relativamente “primordiale” e incontaminato e questo può fornire una visione migliore della storia di Bennu.

Tuttavia, il sito pone anche sfide per la raccolta del campione. Il piano di missione originale prevedeva una zona di raccolta con un diametro di 50 metri, mentre ora l’area abbastanza sicura per essere toccata dal veicolo è molto più piccola: 16 metri di diametro, solo un decimo della superficie originariamente prevista. Ciò significa che il veicolo spaziale deve calarsi in modo molto preciso sulla superficie di Bennu, cercando di evitare soprattutto l’enorme masso delle dimensioni di un edificio situato sul bordo orientale del cratere (in basso a destra nell’immagine di apertura) che potrebbe rappresentare un pericolo per la sonda nella fase di risalita, subito dopo aver toccato la superficie.

Il braccio robotico con il dispositivo di campionamento TAGSAM sulla destra, durante i test prima del lancio - Credit: Lockheed Martin Corporation

La manovra “touch-and-go” è prevista per l’agosto 2020; per effettuarla, Osiris-REX utilizzerà il suo meccanismo di campionamento TAGSAM, un contenitore a forma di tamburo montato all’estremità di un braccio robotico. Il braccio posizionerà l’estremità aperta del tamburo sulla superficie dell’asteroide, quindi sparerà un getto di azoto sulla superficie per sollevare il materiale e farlo ricadere nel contenitore di stoccaggio, come illustrato in questo video. TAGSAM ha abbastanza azoto gassoso per fare tre tentativi di campionamento, se necessario.
La missione Osiris-REX mira a raccogliere 60 grammi di regolite, il più massiccio prelievo di materiale da un altro mondo dopo le missioni Apollo.

Dopo la raccolta e la misura della massa del campione, il braccio posizionerà il contenitore con il suo prezioso carico nella capsula di rientro, dove rimarrà sigillato. Osiris-REX ripartirà da Bennu nel marzo del 2021 e, quattro ore prima del massimo avvicinamento con la Terra, rilascerà la piccola capsula contenente il campione che entrerà nell’atmosfera terrestre posandosi nel campo di addestramento dello Utah il 24 settembre 2023. Per due anni, i campioni verranno analizzati a fondo ma il 75% del materiale verrà preservato per ulteriori indagini da parte delle generazioni successive, come si è fatto con i campioni lunari.

Nel frattempo, la sonda si trova nel mezzo di una nuova fase detta “Orbital-R”, durante la quale orbiterà per due mesi a poco più di 1 km sopra il terminatore di Bennu (per ulteriori dettagli si veda il Mission Log). Nei prossimi mesi, il sito Nightingale verrà sottoposto un “campionamento climatico” per studiarne in dettaglio le caratteristiche al variare delle condizioni di illuminazione.


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