
Venere ripresa dalla camera Ultraviolet Imager (UVI) a bordo della sonda, il 7 dicembre, subito dopo le monavro di entrata in orbita, a circa 72,000 km dalla superficie. National Research and Development AgencyJapan Aerospace Exploration Agency (JAXA)
La JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, ha confermato poco fa che la sua sonda Akatsuki si è inserita nell’orbita desiderata attorno a Venere. La conferma che la disperata manovra di inserimento orbitale, avvenuta due giorni fa, fosse stata eseguita alla perfezione dal sistema di propulsione secondario era arrivata già pochi minuti dopo lo spegnimento dei motori; ora, però, è arrivata anche la conferma radio: analizzando le comunicazioni con la sonda, gli ingegneri hanno potuto calcolare con precisione la sua orbita.