
Nella seconda metà degli anni Sessanta, Livio Gratton divenne anche uno degli scienziati più noti in Italia. Fece diverse apparizioni in televisione e curò alcune serie di brevi interventi di divulgazione astronomica nell'ambito della trasmissione Piccolo Pianeta in onda sulla terza rete della Radio.
Gli anni Sessanta hanno rappresentato un periodo irripetibile per il nostro paese. Il grande tasso di sviluppo economico permise una piena occupazione e con questa l’incremento dello standard di vita di gran parte della popolazione. L’alfabetizzazione di massa, le autostrade, gli aeroplani, il telefono, la televisione aprivano nuove vie di comunicazione in un mondo che si apprestava a diventare globale. Una generazione con nuovi valori si affacciava al mondo; tra questi non erano più giustificate le discriminazioni di ceto, reddito e sesso. C’era molto spazio per i giovani, soprattutto se in possesso di una buona preparazione professionale. L’Università italiana crebbe in modo così rapido che praticamente ogni laureato in materie scientifiche poteva trovare immediatamente lavoro, spesso nel mondo della ricerca. Si respirava quindi un clima di grande entusiasmo e ottimismo rispetto al futuro.
L'articolo completo è pubblicato su Coelum n.174 - 2013 alla pagina 32