
La cartina del mese è centrata sulla costellazione dello Scudo, al cui interno è possibile osservare oggetti di varia natura come l'ammasso globulare NGC 6712, la nebulosa planetaria IC 1295 e l'ammasso aperto NGC 6649.
Torniamo a distanza di un anno (vedi Coelum 162) a visitare la piccola costellazione dello Scudo; e questa volta per scovare, tra la fitta nebbia stellare del cuore della Via Lattea, tre oggetti molto meno appariscenti dei due famosi Messier (M11 e M26) di cui parlammo allora. Si tratta di una planetaria, di un ammasso aperto e di un globulare, tanto per non farci mancare nulla.
NGC 6712 – Per trovare il primo oggetto di questo mese, dobbiamo partire da epsilon e delta Scuti, due stelle di quinta magnitudine situate un paio di gradi ad est di alfa Scuti, la stella più brillante della costellazione; dalla mezzavia di queste bisogna poi proseguire verso est per altri 2,5°. Fatto ciò, dovrebbe apparire nel campo del telescopio l’ammasso globulare NGC 6712, un oggetto ufficialmente scoperto da W. Herschel il 16 giugno 1784, ma che secondo alcuni fu avvistato dall’astronomo francese Le Gentil già nel 1749. Comunque sia, entrambi lo classificarono come una piccola nebulosa tondeggiante, e soltanto John Herschel, nel 1830, osservandolo dal suo osservatorio di Capo di Buona Speranza, lo risolse in stelle riconoscendone la realenatura.
L'articolo completo è pubblicato su Coelum n.171 - 2013 alla pagina 56