Il pianeta che per questioni anagrafiche sentiamo più vicino a noi, il pianeta più pianeta di tutti, anche se da tempo non è più pianeta, sta finalmente per mostrare la sua reale natura di piccolo mondo, periferico ma dominatore di quella regione orbitale: una provincia probabilmente desolata dove da quasi un secolo si sono depositati tutti i nostri sogni di terrestri in cerca di misteri. Che siano ghiacci e crateri a conservarli, o pianure di polvere dove nevica azoto, questo lo scopriremo Sapresto, grazie alla paziente impresa di una piccola sonda in viaggio ormai da nove anni. In queste pagine il lettore troverà una puntuale ed appassionata guida di tutto ciò che c’è da sapere per non lasciarsi sfuggire nemmeno un sottinteso di questa straordinaria missione verso il più grande mito scientifico della nostra infanzia.
«Un nuovo mondo nei nostri cieli», titolava a caratteri cubitali il Chicago Daily Tribune. Era un venerdì di metà marzo, l’anno era il 1930. “Scoperto un nono pianeta ai confini del Sistema solare, il primo negli ultimi 84 anni”, si leggeva quella stessa mattina sulla prima pagina del New York Times. E da quel giorno, per più di settant’anni, a scuola ci hanno parlato di un Sistema solare in cui si muovono nove pianeti. C’erano i nostri vicini di casa: Mercurio, Venere e Marte. Un po’ più in là c’era Giove, con le sue striature… (continua)
All’interno dell’articolo inoltre:
- • Il diario del sorvolo… e di tutto quello che succederà dopo.
- • New Horizons: caratteristiche e strumentazione
- • Le prime fotografie a colori di Plutone e Caronte
- • Una mappa e tutti i dettagli per fotografare Plutone il giorno del Flyby
- • Le schede con tutti i dati di Plutone e Caronte
- • Le fasi di Caronte visto da Plutone
- • A pag. 22: I retroscena del “caso Plutone” Declassato lo stesso anno in cui partiva la New Horizons.
L'articolo completo è pubblicato su Coelum n.194 - 2015 alla pagina 16