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Splendore dalle tenebre

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La zona di formazione stellare Lupus 3 si trova nella costellazione dello Scorpione, a soli 600 anni luce dalla Terra. Fa parte di un complesso più vasto noto come Nube del Lupo, che prende il nome dalla vicina costellazione del Lupo. Le nubi sembrano colonne di fumo fluttuanti su uno sfondo di milioni di stelle. In realtà, queste nubi sono una nebulosa oscura.

Magnifica anche questa panoramica, che mostra la nube oscura della regione Lupus 3 in cui si stanno formando nuove stelle, oltre a un ammasso di stelle brillanti che sono già emerse dal loro vivaio stellare fatto di polvere. È probabile che il Sole si sia formato in una zona di formazione stellare simile a questa, più di quattro milliardi di anni fa. Questa immagine è realizzata a partire dai dati della DSS2 (Digitized Sky Survey 2). Crediti: ESO/Digitized Sky Survey 2 Acknowledgement: Davide De Martin

Le nebulose sono ampie distese di gas e polvere sospese tra le stelle, a volte fino a oltre un centinaio di anni luce. Mentre molte nebulose sono illuminate in modo spettacolare dall’intensa radiazione delle stelle calde, le nebulose oscure nascondono la luce degli oggetti celesti al loro interno. Sono note anche come nebulose ad assorbimento, poichè sono composte da particelle di polvere fredde e dense che assorbono e diffondono la luce che attraversa la nube.

Tra le più famose nebulose oscure ricordiamo la Nebulosa Sacco di Carbone e la Fenditura del Cigno, abbastanza grandi da essere visibili a occhio nudo, che si stagliano, nere, sullo sfondo brillante della Via Lattea.

Lupus 3 ha una forma irregolare, come un serpente disegnato male in mezzo al cielo. In questa immagine viene evidenziata una regione di contrasti, con tracce scure in evidenza sulla luce blu delle stelle brillanti al centro. Come la maggior parte delle nebulose oscure, Lupus 3 è una regione di formazione stellare attiva, composta soprattutto da protostelle e stelle molto giovani. Perturbazioni vicine possono fare collassare grumi più densi della nebulosa sotto la propria gravità, aumentandone la temperatura e la pressione interna. Alla fine, le condizioni estreme del nucleo di questa nube in collasso fanno nascere una protostella.

Le due stelle brillanti al centro dell’immagine sono proprio state prodotte da un processo di questo tipo. All’inizio della loro vita, la radiazione emessa era in gran parte bloccata dagli spessi veli della nebulosa ospite, visibile solo con telescopi sensibili alle radiazioni di lunghezza d’onda infrarossa e radio. Diventando più calde e più brillanti, l’intensa radiazione da esse prodotta e i venti stellari hanno svuotato l’area circostante da polvere e gas, permettendo loro di emergere gloriosamente dall’incubatrice di tenebra e di mostrare tutto il loro splendere.

Capire le nebulose è un passo critico per comprendere il processo di formazione stellare nel suo insieme – per esempio, si pensa che il Sole si sia formato in una zona di formazione stellare molto simile a Lupus 3 più di quattro miliardi di anni fa. Essendo uno dei vivai stellari più vicini a noi, Lupus 3 è stata studiata molte volte: nel 2013, il telescopio da 2,2 metri dell’MPG/ESO all’Osservatorio dell’ESO a La Silla in Cile ha catturato un’immagine più piccola delle sue colonne scure come fumo e delle sue stelle brillanti (eso1303).

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Aurore Polari. Uno spettacolo di luci, colori e scienza. Storie di Novae. 1I ‘Oumuamua, il primo asteroide interstellare. E molto, molto altro ancora…

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