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I mari di Titano. Nuove foto e nuove ipotesi sulle misteriose “isole magiche”

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Credit: NASA/JPL-Caltech/ASI/Cornell

La sonda americana Cassini ha scattato nuove fotografie che documentano l’evoluzione di una misteriosa struttura transiente in Ligeia Mare, uno dei vasti bacini di idrocarburi liquidi che costellano la superficie di Titano, luna di Saturno. Le misteriose strutture sono caratterizzate da una luminosità molto variabile, tanto da scomparire del tutto in alcuni scatti. I dati raccolti da Cassini suggeriscono che queste variazioni possano essere dovute a onde, solidi galleggianti o bolle, escludendo invece la possibilità che si tratti di maree, variazioni del livello del mare o cambiamenti nel fondale.

Il radar di Cassini ha fotografato questa regione di Titano quattro volte: prima nel 2007, poi nel 2013, poi ancora nel 2014 e infine nel 2015. La struttura risulta visibile solo nelle immagini scattate nel 2013 e nel 2014. Cassini darà un’ultima occhiata a questa regione nell’Aprile del 2017, durante il suo ultimissimo incontro ravvicinato con l’affascinante luna di Saturno.

Nel corso degli anni, Cassini ha identificato una manciata di strutture simili, una delle quali è situata nel Mare Kraken. Secondo gli scienziati, queste strutture sono le prime prove della presenza di processi attivi nei mari e laghi di Titano. La loro natura transiente dimostra come i bacini di Titano siano ambienti tutt’altro che stagnanti.

Ligeia Mare è il secondo più vasto bacino di idrocarburi su Titano, coprendo una superficie totale di 130 mila chilometri quadri.

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